giovedì 30 luglio 2009

AQUILE, ORSI e TORI: la Legione Imperiale contro i Salaxyr

Il Naran Team di Torino presenta all'Ayas Game Day 2009 :

AQUILE, ORSI e TORI: la Legione Imperiale contro i Salaxyr


Nuova Era, anno 1509, ottavo mese.
Il perfido vescovo-stregone Juvenius, Inquisitore del Regno Merovingio, da
un po’ di tempo sta tessendo le sue nefande trame per cercare di
impadronirsi dell’oro che in grande quantità viene estratto nella Valle di
Arthos, abitata dai Salaxyr, una federazione di tribù dei Kelter che hanno
conservato l’indipendenza con l’aiuto del principe Eridano (sovrano del
Ducato di Tauran). Sebbene la Valle dei Salaxyr sia, formalmente, una
“Contea” dell’Impero di Argos. rivendicata sia dal Ducato di Tauran, sia dal
Re della Merovingia, di fatto essa è del tutto indipendente e sovrana.
Dopo aver inutilmente cercato di convincere il sovrano merovingio ad
appoggiarlo in una azione militare contro i Salaxyr, il perfido vescovostregone
ha cercato un nuovo alleato e l’ha trovato nel Duca di Harmorhan,
il crudelissimo “Barbablù”, Gildir di Rasdor, il Maresciallo imperiale che è
sospettato di essere un negromante. Questi, all’epoca in cui era al servizio
dell’Impero, aveva avuto modo di conoscere ed apprezzare il valore dei
Legionari di Curzio, tanto che, quando decise di tornare nelle sue terre, chiese a Curzio di poter arruolare alcuni dei suoi Legati e Tribuni, nonché
alcuni dei migliori Centurioni, perché aveva intenzione di costituire anche lui una Legione Imperiale arruolando dei Barbari. Il perfido Duca non si
fidava infatti dei suoi sudditi, in maggioranza di stirpe kelter, alcuni dei quali ancora si rifiutavano di rendergli omaggio e di pagare le tasse.
Arruolando dei Barbari, soprattutto Cimmeri, così come aveva visto fare a Curzio, egli aveva pensato che una fidata Legione Imperiale ai suoi ordini
sarebbe stata il miglior deterrente per stroncare sul nascere le rivolte dei suoi riottosi sudditi.
Accogliendo con entusiasmo l’invito del vescovo Juvenius, il quale ha trattato per conto del Duca un passaggio sicuro ai Legionari attraverso le terre
del conte Guido di Lusignan, suo amico ed alleato, “Barbablù” ha posto la sua Legione agli ordini del legato Terenzio Varrone, dandogli l’ordine di
occupare la Contea di Arthos, “eliminando ogni resistenza dovesse incontrare”. Avvisati dell’avvicinarsi degli invasori, i Capi dei Salaxyr hanno
mobilitato i loro Guerrieri, sia quelli delle tribù della pianura che venerano la dea Epona, sia quelli delle foreste che praticano il culto della dea Artos
che ha dato il nome alla Valle, sia infine anche quelli che abitualmente risiedono sugli alpeggi di alta montagna, seguaci del dio-toro Penn, divinità
delle cime dei monti e del fulmine, da alcuni identificato con Month, il dio lemure della guerra, venerato anche dai Minotauri che ancora vivono sui
monti Taurini, i quali sovente si alleano con i Kelter. Alcuni di essi si trovano però anche tra le truppe ausiliare delle Legioni Imperiali, compresa
quella di “Barbablù”. Si potrebbe quindi assistere ad uno scontro fratricida tra i Minotauri della Legione e quelli alleati con i Salaxyr.

Nessun commento:

Posta un commento